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  1. Lionsteel - Myto Damascus knife - Titanio Blue - MT01DBL - coltello

    Myto è il nuovo coltello chiudibile EDC hi-tech che si adatta perfettamente alla tua tasca e può essere utilizzato per tutte le attività quotidiane. La sua geometria e il design elegante e minimale di Molletta si sposano perfettamente con la sua forza:

    • ha la lama in acciaio sinterizzato M390 con finitura satinata dotata di ""ReF"" (Removable Flipper system) e di un sistema di cuscinetti a sfera Double Crown per una lama più stabile e un movimento più fluido
    • ha una clip SOLID® in titanio avvitata al telaio da un rompivetro in carburo di tungsteno.
    • la barra di bloccaggio è rinforzata con un inserto in acciaio temprato per evitare l'usura dovuta alla rotazione della lama.

    Destinazione d'uso: Sportivo / Tattico

    Tipo di produzione: Industriale
    Paese di produzione: Italia
    Lama:Damasco inossidabile Chad Nichols
    Trattamento lama
    Manicatura: titanio
    Lunghezza lama: 83mm.
    Spessore lama: 4mm.
    Lunghezza totale: 201mm.
    Spessore da chiuso: -mm.
    Peso: 118g.
    Chiusura: Frame Lock 
    Clip: in titanio
    Confezione: Elegante scatola di cartone interamente riciclabile
    Note: Sistema di apertura Carson Flipper su cuscinetti a sfera

    LS-MT01DBL
    390,00

    Consegna in 24/48 ore

    Solo 1 rimasto/i

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  2. Sergio Consoli - Folder Damascus Spirograph - Timascus e bronzo Handle - N°454 - coltelli artigianali

    Destinazione d'uso: Collezione

    Tipo di produzione: Artigianale del Maestro CIC Sergio Consoli
    Produzione Lama: Italia
    Lama: In acciaio damasco spirograph
    Trattamento Lama: -
    Manicatura: bolsters in bronzo, timascus con spaziatori in titanio
    Lunghezza lama: 95mm.
    Spessore lama: 4mm.
    Lunghezza totale: 225mm.
    Peso: 243g.
    Chiusura: Liner Lock
    Clip: in titanio
    Note: Realizzato a mano dal Maestro Sergio Consoli - coltello numero 454 realizzato nel 2018

     

    Riconoscimenti

    Attualmente realizzo un numero limitato di coltelli l'anno e partecipo ad alcune esposizioni, dove tra l'altro ho vinto i miei primi premi:

    nel 2005 a LAME SOTTO I PORTICI a Romano di Lombardia (BG) sono stato premiato come "miglior tavolo in esposizione"

    sempre nello stesso anno al CULTER-EXPO a Novegro (MI) come "miglior coltello chiudibile"

    inoltre mi sono classificato secondo al concorso indetto dalla rivista LAME D'AUTORE come miglior lama fissa da caccia

    poi nel 2007 a "Scarperia" ho vinto il terzo premio come miglior chiudibile

    ma soprattutto sempre nel 2007, ho raggiunto, con mia grande soddisfazione, il grado di MAESTRO DELLA CORPORAZIONE ITALIANA COLTELLINAI, riconoscimento ricevuto al primo esame sostenuto.

    Presentazione dell'artigiano

    Creare un coltello a mano è quella che io considero una vera e propria forma d'arte.
    La soddisfazione di vedere un oggetto che nasce dalle proprie mani, che prende forma e che arriva alla perfezione meccanica, artistica e estetica è cio' che mi ripaga di piu' per tutte le ore di lavoro e fatica che ci vogliono per creare un coltello completamente a mano.

    La passione per i "ferri taglienti" è sempre stata in me fino da bambino ed è cresciuta con me fino alla decisione quasi improvvisa di costruirmi il mio primo coltello da solo, è stato un "bisogno", quasi una necessita' interiore che non potevo rimandare, le mie mani e la mia mente dovevano iniziare a creare, naturalmente cio' che mi aveva sempre appassionato... il coltello!

    Ho iniziato a 40 anni, nel 2003, praticamente da autodidatta, non avevo esperienze di lavoro manuale, ma avevo fatto per molti anni il disegnatore meccanico e questo mi ha permesso di conoscere perfettamante la tecnica e tutte le varie fasi di lavorazione meccanica.

    Attualmente sono membro, con il grado di Maestro, che è il piu' alto, della Corporazione Italiana Coltellinai, associazione riconosciuta in tutto il mondo per la serieta' e soprattutto qualita' di esecuzione che devono mantenere nel tempo tutti i suoi iscritti.

    Quello che faccio adesso è cio' che io considero la mia forma d'arte..., creare "coltelli artigianali, da caccia e da collezione".

    Sono coltelli realizzati completamente a mano, solamente con una serie infinita di lime, un piccolo trapano per i fori e una levigatrice per la molatura concava delle lame, nient'altro!
    Realizzo soprattutto coltelli chiudibili, che soddisfano di piu' la mia voglia di costruire oggetti meccanici perfetti e proprio la perfezione nei minimi particolari, anche all'interno dove non si vedono, è cio' che distingue un coltello creato a mano, da uno fatto industrialmente.

    La meccanica poi deve essere realizzata nel miglior modo possibile, senza stare a contare le ore di lavoro, solo cosi' il risultato finale è garantito.

    Naturalmente con il passare degli anni ho affinato la mia tecnica e attualmente ho migliorato ancora di piu' la meccanica inserendo sulla rotazione lama un sistema di cuscinetti a sfera, che garantiscono una tenuta assolutamente perfetta e permettono alla lama di chiudersi e aprirsi senza il minimo attrito e con una dolcezza incredibili.

    Riguardo alle lame poi, sto' sperimentando nuovi tipi di tempra, che conferiscono durezze di 62-63 HRC e permettono una tenuta del filo e qualita' di taglio eccezionali per tutti i tipi di utilizzo.

    Realizzo paticamente tutti i coltelli su un mio disegno iniziale, sono tutti pezzi unici fatti completamente a mano fino nei piu' piccoli particolari, uno alla volta, solo cosi', secondo me, un coltello puo' essere considerato "artigianale".

    Riguardo i materiali che utilizzo, posso dire che per le lame prediligo l'acciaio RWL34 che è un sinterizzato da polveri e garantisce l'assenza totale di difetti interni, uso a volte anche il damasco, sia inox che al carbonio, per l'unicita' che donano al coltello, visto che ogni damasco è sempre differente da un'altro.

    Per i manici, uno dei materiali piu' belli è il dente di mammut, che si puo' trovare in una varieta' di colori tutti stupendi, uso anche l'avorio fossile di mammut, radiche varie, titanio e fibra di carbonio.

    La maggior parte dei coltelli pero' la faccio completamente in acciaio, per poter poi essere incisi, sempre e rigorosamente a mano, per trasformare ancora di piu', il coltello, in una vera e propria opera d'arte...

    SC-454
    0,00

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    Solo -50 rimasto/i

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  3. Boker - Tirpitz Damasco - Limited Edition - 110190DAM - coltello chiudibile

    Destinazione d'uso: Collezione

    Tipo di produzione: Industriale
    Paese di produzione: Germania
    Lama: in acciaio damasco inox a 300 strati, proveniente dalla corazzata tedesca Tirpitz, affondata il 12 novembre 1944
    Trattamento lama: -
    Manicatura: in alluminio al silicio AlMgSi1 con anodizzazione in colore blu navy ed inserto in noce tedesco
    Lunghezza lama: 100mm.
    Spessore lama: 3.5mm.
    Lunghezza totale: 230mm.
    Peso: 165g.
    Clip: reversibile ed amovibile, in acciaio inox

    Chiusura: Liner Lock
    Confezione: cofanetto espositivo in PVC che lascia "galleggiare" il coltello al suo interno, rendendolo visibile da ogni lato
    Note: Certificato di Garanzia - Astuccio in cotone rosso - Esemplare a tiratura limitata numerato sull'impugnatura

     

     

    La corazzata Tirpitz - Classe Bismarck - 1939/1944

    Corazzata Tirpitz, Classe Bismarck

     

    La Tirpitz fu una nave da battaglia della Kriegsmarine tedesca, seconda e ultima unità della Classe Bismarck. Fu concepita, insieme alla gemella Bismarck, per essere la punta di diamante della marina tedesca. Entrata in servizio molto dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, la nave partecipò a pochissime azioni belliche, passando la maggior parte della sua vita a nascondersi nei fiordi norvegesi dagli attacchi degli Alleati; di fatto essa ebbe funzione di "fleet in being", cioè quella di tenere occupata una gran quantità di forze nemiche per via della sua pericolosità potenziale.

    Dopo l'affondamento della gemella Bismarck, fu soprannominata dai norvegesi "La solitaria regina del Nord"

    Il compito di attaccare la Tirpitz andò ai bombardieri pesanti della RAF. Il 15 settembre 1944,  27 Lancaster attaccarono la corazzata impiegando le bombe Tallboy dal peso di 5.400 kg; delle 16 bombe effettivamente lanciate, una sola colpì la nave, trapassando il ponte e il rivestimento laterale ed esplodendo in acqua, deformando gravemente lo scafo a prua.

    Vista l'impossibilità di riportare la nave in Germania per le riparazioni, l'ammiraglio Karl Dönitz, comandante della Kriegsmarine, ordinò di trasferire la nave in acque più basse, dove, in caso di affondamento, sarebbe stato possibile recuperarla. Spostandosi alla velocità ridotta di 10 nodi, la Tirpitz giunse a Sørbotn, presso Tromsø, dove venne adibita a batteria costiera galleggiante.

    Il 12 novembre 1944, la nave venne attaccata da 31 Lancaster (Operazione Catechism); delle 29 Tallboy effettivamente lanciate, tre colpirono la corazzata, perforando il ponte corazzato al centro della nave, distruggendo due caldaie e una sala macchine e provocando uno squarcio lungo 14 metri nello scafo. Le fiamme avvolsero in breve tempo la nave, che iniziò ad inclinarsi. Dopo che un'altra esplosione ebbe squarciato la torre n.3, la nave si capovolse completamente e affondò, anche se la cima della chiglia rimase fuori dall'acqua. Dei 1.700 membri dell'equipaggio presenti a bordo, 1.058 persero la vita (tra cui il nuovo comandante, capitano di vascello Weber), mentre 87 furono salvati dalle squadre di salvataggio che praticarono fori nella chiglia con le fiamme ossidriche.

    Al termine della guerra, lo scafo venne venduto come ferraglia al governo norvegese e demolito tra il 1948 e il 1957.

    Oggi a Sørbotn, nella penisola di Håkøya, nel fiordo di Tromsø, di fronte al luogo dell'affondamento, si trova un monumento, rappresentato da un frammento della murata della nave, dove è posta una targa a ricordo dell'avvenimento.

     

    BO-110190DAM
    769,00

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    Solo -99 rimasto/i

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    Solo -99 rimasto/i
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  • Recensione del Benchmade Bushcrafter 163: Un Coltello da Bushcraft Spettacolare
    Recensione Completa Benchmade Bushcrafter 163: L'Ultimo Nato in Casa Benchmade!

    In questa recensione di Floriano del Parchetto del Tagliagole, realizzato in collaborazione con la Coltelleria Collini, esploreremo il nuovo Benchmade Bushcrafter 163

    Il Benchmade Bushcrafter 163 si distingue per il suo design robusto e una lama spessa 4.2 mm, raggiungendo una lunghezza totale di 22.9 cm. È subito evidente l'ergonomia superiore: il manico in G10 offre una presa sicura e confortevole, perfetta in qualsiasi condizione, anche con mani bagnate o in guanti.

    Nel test sul campo, il Bushcrafter 163 ha eccelso nel bushcraft. La lama in acciaio S30V non solo conserva un'affilatura ottimale ma resiste anche alla corrosione, assicurando durata e prestazioni consistenti. Il coltello si è mostrato efficace in molteplici usi: dal batoning alla preparazione di picchetti per tende e alla creazione di ricciolini di legno, dimostrando eccellenti capacità di taglio

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  • Coltelli Randall: L'Eccellenza che ha Definito la Storia del Coltello Artigianale
    Coltelli Randall: Storia, Artigianato e Qualità | Coltelleria Artigianale

    La storia dei coltelli Randall Made inizia nel 1936, quando Bo Randall scopre la sua passione per l'artigianato di qualità dopo l'incontro con un coltello Scagel.

    Questo episodio segna l'inizio di una rinomata impresa familiare che si distingue per la produzione di coltelli artigianali di eccezionale qualità.

    Attraverso anni di innovazioni, collaborazioni prestigiose come quella con la NASA e un impegno costante nella ricerca della perfezione, i coltelli Randall Made sono diventati sinonimo di affidabilità, bellezza e prestigio, ammirati e desiderati da appassionati di tutto il mondo.

    La loro storia è un omaggio alla tradizione artigianale, all'eccellenza nella lavorazione e alla passione per il dettaglio che caratterizza ogni singolo coltello prodotto.

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