Coltello - coltello da campeggio, coltello per la vita all'aperto

La particolare situazione creatasi nei primi anni della guerra 1914/18, ormai impantanata in trincee e fortificazioni sempre più complesse e protette, favorì presso i vari reparti la costituzione di formazioni di uomini che, poco alla volta, si specializzarono nel colpo di mano.

I nostri reparti d’assalto, gli Arditi, ebbero il loro pugnale. Era ricavato dagli spezzoni asportati dalle lunghe lame delle baionette Vetterli 1870, che nelle strette trincee, nei corridoi, tra i reticolati erano solo d’impaccio. Era certo un’arma rustica, di recupero, non troppo bella ma certamente poco costosa, leggera, poco ingombrante e in mani esperte anche efficace. 

Oggi, nell’occasione del centenario, ricordiamo questa importante pagina di storia militare italiana con una serie celebrativa limitata in soli 100 esemplari numerati. Questa versione ha lama satinata e manico in legno di noce ed è venduta con cofanetto in legno e fodero in cuoio. . 

Destinazione d'uso: Tattico/Militare/Collezione

Tipo di produzione: Industriale
Paese di produzione: Italia
Lama: in acciaio inox N690Co 58HRC
Trattamento lama: Satinatura
Impugnatura: Legno di noce
Lunghezza lama: 167mm.
Spessore lama: 6.3mm.
Lunghezza totale: 270mm.
Peso: 224g.
Fodero: cosciale in cuoio
Confezione: Cofanetto in legno
Note: Edizione in tiratura limitata in 100 esemplari numerati - Edizione per festeggiare i cent'anni degli Arditi d'Italia

Coltello chiudibile realizzato dietro specifiche richieste del reparto dell'Esercito Italiano 185° RAO (Reggimento Acquisizione Obiettivi) ed attualmente in dotazione all'omonimo reparto. Il coltello in dotazione differisce da quello civile solo per la totale mancanza di scritte o loghi sulla lama.

CENNI STORICI SUL REPARTO:
Il 185° RAO della ''Folgore'' e' un reparto dalla tradizione antica, ma nuovissimo. Nasce infatti il 3 aprile 2000 in seguito alla riconfigurazione del 185° reggimento artiglieria terrestre paracadutisti. Con sede a Livorno, e' un reparto atipico dell'arma di Artiglieria, attualmente inserito nel bacino delle Forze speciali.

Interamente composto di personale volontario, il 185° RAO seleziona i suoi componenti attraverso il superamento di un test fisico e di un corso di qualificazione su moduli ''a difficolta' crescente''. I compiti affidati agli uomini del RAO sono molteplici, ma tutti delicatissimi: si tratta di raccogliere informazioni su obiettivi nemici e 'passarle' al proprio comando. Piu' in generale, puo' parlarsi di ''ricognizione in aree sensibili''. ''E' dunque evidente - sottolineano all'Esercito - che l'attivita' dell'acquisitore si svolge principalmente in territorio ostile, in piccoli nuclei autosufficienti che agiscono isolatamente''.

I paracadutisti del RAO sono specialisti nelle tecniche di ''infiltrazione ed esfiltrazione'' e sono in grado di muoversi in area operativa ''fino a 8-10 giorni senza rifornimenti esterni''. Sanno come ''sottrarsi alla cattura, evadere e fuggire da un' area controllata dal nemico'' e, soprattutto, come ''individuare, determinare e valutare gli obiettivi'' di interesse strategico. Dal 2002, l'anno della riconfigurazione, i distaccamenti del 185° Reggimento hanno operato in tutti i teatri operativi piu' caldi: dai Balcani all'Afghanistan, all'Iraq. Qui svolgono soprattutto ricognizioni a scopo informativo a medio e lungo raggio e di sorveglianza dell'area di responsabilita' del contingente italiano.

Destinazione d'uso: militare/tattico

Tipo di produzione: industriale
Produzione Lama: Italia
Lama: in acciaio inox N690Co 58/60HRC Desert Warfare
Trattamento Lama: geocamo
Manicatura: anticorodal di 4.5mm
Lunghezza lama: 118mm.
Spessore della lama: 6.3mm.
Lunghezza chiuso: 142
Lunghezza totale: 261mm.
Peso: 335g.
Chiusura: front lock modificato - perno di sicurezza filettato
Fodero: tattico in Nylon, con attacchi M.O.L.L.E. adatto sia per il coltello chiuso che aperto - di colore desert
Note: affilatore al diamante incluso